Non potremmo mungere il latte da una mucca se questa non fosse in grado di produrlo; allo stesso modo non potremmo vivere pienamente l’atto sessuale se non provassimo un intenso amore divino. La sacralità del sesso appare minacciosa per la personalità che ha bisogno di fare sesso: si vuole la pancia piena, un coagulo di seme, un orgasmo da non dimenticare, una bellezza apparente. Quando esplodono queste esigenze dei sensi, la spiritualità e la ricerca interiore sono in pericolo. Se le cose funzionano così, abbiamo l’intelligenza per poterle cambiare! Tutto è sempre possibile. Tutto può diventare poesia perché dentro il cuore di ognuno di noi c’è solo questa sognante e reale lirica, questo alto talento dell’essere divino, questa strana e innocente caparbietà di fare l’amore, cedendo all’amore stesso ogni brama e ogni accanimento. Il sesso non potrà essere attivo sul serio se non lo esprimessimo totalmente, in corpo ed in spirito.